Gli aspetti più analizzati nel dibattito e nella divulgazione mediatica sulla cybersecurity riguardano gli strumenti di protezione per le organizzazioni e le buone pratiche che queste ultime - e gli utenti in generale - devono attuare per non diventare vittime del cybercrime. meno attenzione c’è invece su un aspetto altrettanto importante della sicurezza informatica, e strettamente collegato alle dinamiche criminali: quello assicurativo.
La connessione è logica: così come ci si assicura contro un reato che riguardi un bene materiale (un esempio di scuola è il furto dell’automobile), allo stesso modo è importante assicurarsi contro un reato che coinvolga un bene digitale, come sono - giusto per fare un nuovo esempio di scuola - i dati personali o aziendali.
Si parla a riguardo di cyber risk, fronte sul quale HWG è attiva da tempo e che la vede collaborare con l’Università di Verona, la Fondazione Cariverona e la Società Cattolica di Assicurazione. Insieme, questi soggetti hanno dato vita al progetto Cyber Risk Management e Resilienza nelle Operations, dedicato allo sviluppo di modelli di analisi del rischio, di strategie di gestione e di copertura assicurativa.
I punti di forza dell’ateneo veronese
L’Università di Verona è coinvolta con il Dipartimento di Economia Aziendale - al quale fa riferimento la coordinatrice del progetto, la professoressa Barbara Gaudenzi - e con il Dipartimento di Informatica, presso il quale è attiva una specializzazione in sicurezza informatica, elemento che rappresenta senz’altro un punto di forza nel raggiungimento degli obiettivi che il progetto punta a perseguire. Definire la profilazione delle polizze di assicurazione sul cyber risk è infatti molto complicato, in particolare quando si tratta di quantificare i danni da coprire e il relativo ammontare.
Il progetto, finanziato da Fondazione Cariverona nell’ambito del Bando Competitivo “Ricerca e sviluppo”, è stato attivato a ottobre del 2019 e ha poi subito l’inevitabile battuta d’arresto dovuta al lockdown da pandemia di Covid-19. Ripreso a ottobre del 2020, vede impegnati due borsisti con assegni di ricerca biennali, impegnati rispettivamente presso la compagnia di assicurazioni e in HWG.
Mila Dalla Preda, docente del Dipartimento di Informatica dell’Università di Verona, vene nella nostra azienda «un’organizzazione vivace e molto disponibile a collaborare con il nostro dipartimento. HWG - ha spiegato la professoressa - è stata nostro fedele sponsor nel programma CyberChallenge per la formazione di giovani talenti in ambito cyber security, intervenendo durante le lezioni e supportando il percorso di formazione dei 20 studenti che ogni anno vengono selezionati tramite una prova iniziale di programmazione».
L’ambito universitario è tra quelli che HWG privilegia nella ricerca di talenti e nella predisposizione di progetti per lo sviluppo della sicurezza informatica. A poche settimane fa risale l’avvio del Cooperation Agreement con la Gediminas Technical University di Vilnius. Con l’ateneo veronese sono in fase di studio altri due progetti di ricerca e sviluppo, che coinvolgerebbero anche il Dipartimento di Giurisprudenza.