A più riprese abbiamo sottolineato che la maggior quota di spesa per la difesa informatica da parte delle aziende e delle organizzazioni sarà destinata al Cloud. Dopotutto, è un dato di fatto che gli attori del mercato privato e del settore pubblico ricorrano alla “nuvola” per ottimizzare sia sul fronte dell’efficienza, sia dei costi. Ciò vale soprattutto per le PMI e le start-up: il Cloud non richiede corposi investimenti in infrastrutture e nemmeno l’assunzione di personale altamente qualificato per la relativa amministrazione. Chiunque può accedere ai servizi Cloud dai dispositivi che si usano tutti i giorni: laptop, cellulari e tablet.
Un’analisi di Eurostat, l’ufficio statistiche dell’Unione Europea, ha rilevato come a utilizzare servizi di cloud computing nel 2021 sia stato il 41% delle imprese europee, il 73% delle quali ha fruito di soluzioni avanzate nei seguenti servizi: sicurezza delle applicazioni, hosting dei database aziendali, utilizzo di piattaforme computazionali per lo sviluppo, il testing e il debugging di applicazioni. L’aumento complessivo, tra il 2020 e il 2021, è stato del 5%. A livello continentale, le applicazioni più utilizzate sono la posta elettronica (79%), i servizi di archiviazione (66%) e le applicazioni da ufficio (61%).
L’ampliamento del mercato del Cloud in Europa è tuttavia gravato da gap significativi, in particolare in tre aree:
- privacy e protezione dei dati;
- tecnologie di sicurezza e nuove regole;
- mancanza di un metodo unico di certificazione.
Lo afferma la Cloud Cybersecurity Market Analysis di ENISA, da poco pubblicata, che evidenzia inoltre il comportamento oligopolistico dei cosiddetti hyperscalers, che “spengono” lo slancio innovativo nelle tecnologie di un settore che guarda con interesse a frontiere quali l’IoT, la sicurezza Zero-Trust, la Cloud Automation, il Quantum Computing, il 5G e l’Intelligenza Artificiale.
L’Italia e il Cloud
Nel nostro Paese i servizi più utilizzati sono la posta elettronica (96%) e le applicazioni di sicurezza, con il 70% delle imprese. Molto meno diffusa, sempre secondo il report citato, è l’adozione di servizi più complessi (CRM, ERP e applicazioni per la potenza di calcolo).
Un altro report, redatto dall’Osservatorio di Cloud Transformation del Politecnico di Milano, informa che il mercato italiano del Cloud al 31 dicembre 2021 era stimato in 3,84 miliardi di euro (+16% rispetto al 2020). Il traino della crescita sono stati i servizi PaaS (Platform as a Service, +31% rispetto al 2020), e i servizi IaaS (Infrastructure as a Service, +23%).
A questi tassi di crescita non corrispondono idonee misure organizzative: il 34% delle imprese dichiara di non aver rivolto agli uffici IT richieste sulla formazione dei dipendenti, sulla revisione dei processi aziendali o sul potenziamento della struttura organizzativa con specialisti nelle tecnologie Cloud.
Ciò rappresenta inevitabilmente un freno nello sfruttamento dei vantaggi che, secondo il report dell’Osservatorio, il ricorso al Cloud può portare: maggiore scalabilità, flessibilità e portabilità delle applicazioni, maggiore agilità progettuale legata alla rapidità di sviluppo, minori costi di realizzazione e gestione del software. E il tutto in un mercato – quello italiano – che si estende a ogni settore, sia pubblico sia privato.
Se nel primo spicca il settore bancario (+64% di crescita degli investimenti), nel secondo si attende una vera e propria rivoluzione, volta ad assicurare l’autonomia tecnologica del Paese, garantire il controllo sui dati e aumentare la resilienza dei servizi digitali. A garantirlo, almeno sulla carta è il programma Strategia Cloud Italia redatto da Dipartimento per la trasformazione digitale e dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, e che esprime gli indirizzi strategici per il percorso di migrazione verso il cloud di dati e servizi digitali della PA.
In questo scenario, è necessario che gli attori di un mercato così promettente siano preparati, in termini tecnici e culturali, a un cambiamento profondo e strutturale nelle tecnologie che supportano il proprio business. Sul fronte della sicurezza il Cloud presenta peculiarità da analizzare con attenzione, e che ci prepariamo ad esplorare nei prossimi post.
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